La variante Omicron 5
Come rinconoscere i sintomi
Le caratteristiche di Omicron 5
Omicron BA.5 è la sottovariante del virus Omicron che in questo momento sta circolando di più nel mondo. Come le precedenti, è una variante che l’Agenzia Europea per il Controllo delle Malattie Infettive ECDC ha definito “variant of concern”, ovvero “preoccupante” a causa della sue caratteristiche principali ovvero:
- La rapida diffusione: è una variante più contagiosa rispetto alle precedenti.
- La capacità di aggirare la difesa degli anticorpi: è in grado di eludere le difese immunitarie sviluppate sia con precedenti infezioni da coronavirus, anche recenti, sia con le vaccinazioni anti-Covid.
- La capacità di causare una malattia grave nelle persone più anziane o fragili, con il conseguente impatto anche sulle strutture sanitarie.
Riconoscere i sintomi con tempestività è importante da una parte per iniziare le cure subito e, dall’altra, per isolarsi ed evitare di contagiare altre persone, contribuendo alla diffusione del virus.
Sintomi di Omicron 5
I principali sintomi che si avvertono in caso di infezione da Omicron 5 sono:
- Forte raffreddore e forte mal di gola. Se nelle infezioni provocate dalle precedenti sottovarianti questi sintomi erano meno diffusi, nel caso di questa variante sono molto comuni.
- Dolori osteoarticolari simili a quelli scatenati dall’influenza.
- Febbre, che a volte può superare i 38 gradi e durare fino a 4-5 giorni.
- Estrema debolezza, con conseguente inappetenza.
- Minore incidenza dei disturbi di gusto e olfatto, sebbene questa sottovariante colpisca prevalentemente le vie respiratorie alte senza intaccare i polmoni.
Il mal di gola è sicuramente il sintomo più diffuso e il più pesante. Il mal di gola provocato da Omicron 5 ha delle caratteristiche particolari:
- È un dolore diffuso tra faringe e tonsille.
- È un dolore persistente che a volte provoca la sensazione di avere un corpo estraneo, sintomo causato dall’ispessimento delle pareti della faringe.
- Il fastidio si avverte durante la deglutizione.
- Il sintomo dura da 3 giorni a 2 settimane, caratterizzando anche il long covid assieme alla spossatezza.
I sintomi del Covid spesso vengono confusi con quelli causati da altre infezioni alle vie respiratorie, quali raffreddore e influenza. Come distinguerli?
Per prima cosa consigliamo sempre di rivolgersi al proprio medico e sottoporsi a un tampone per escludere o per confermare la diagnosi di Covid.
Nel periodo estivo raffreddori e mal di gola sono sempre dietro l’angolo: è importante evitare di esporsi in modo esagerato all’aria condizionata e fare attenzione agli sbalzi di temperatura freddo-caldo e viceversa perché possono favorire le infezioni respiratorie.
Omicron 5: farmaci e cure
I medici generalmente prescrivono l’assunzione di ibuprofene e paracetamolo. Nei casi in cui il paziente sia particolarmente debilitato consigliano l’assunzione di integratori a base di potassio.
I farmaci antivirali risultano efficaci solo se somministrati entro pochi giorni dalla comparsa dei primi sintomi in pazienti particolarmente a rischio di sviluppare la malattia grave che richiede il ricovero.
Per il recupero generale è consigliato tanto riposo, mentre per alleviare il mal di gola da Covid, oltre ai farmaci prescritti dal medico può essere utile:
- Fare sciacqui a base di collutori anti-infiammatori generici (usati in odontoiatria e otorinolaringoiatria) con una lieve azione anestetic
- Fare sedute di aerosol senza antibiotici.
- Evitare i cibi irritanti, agrumi compresi, e preferire cibi freschi.
In caso di infezioni da Omicron 5 i farmaci da evitare sono gli antibiotici. Il Sars-CoV è un virus, non un batterio e - lo ricordiamo - gli antibiotici sono efficaci contro i batteri e non contro i virus.
Così come si legge sul sito dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco): “recenti studi clinici hanno dimostrato che l’uso di un antibiotico, da solo o associato ad altri farmaci, in particolare l’idrossiclorochina, non modifica il decorso clinico della malattia”.
Ricordiamo che l’assunzione di antibiotici causa la cosiddetta “antibiotico-resistenza”, che può compromettere l’efficacia di terapie antibiotiche in caso di infezioni batteriche future.
Omicron 5 e tamponi
I tamponi antigenici sono efficaci nel rilevare la positività al Covid causato da Omicron 5. Bisogna tenere conto però che prima della comparsa dei sintomi o al loro esordio la carica virale è bassa e può non dare evidenza nel tampone (il quale risulterà inizialmente negativo).
Come raccomandano le linee guida internazionali e alcune società scientifiche italiane, è bene eseguire un secondo tampone dopo 24-48 in caso di peggioramento o persistenza dei sintomi.
Raccomandiamo cautela anche in vista delle vacanze: la pandemia non è finita e solo con la prudenza possiamo proteggere noi stessi e le persone più fragili.