Tel. 070.883793 - Viale Colombo, 90, 09045 - Quartu Sant'Elena, Cagliari (CA) - farmaciamascaro@gmail.com

L’importanza di comunicare il tuo stato di salute al farmacista

Per un consiglio sicuro, mirato ed efficace

Ogni volta che ci si rivolge al farmacista per un consiglio su un prodotto o un farmaco da assumere, la comunicazione chiara è fondamentale. Nel ruolo del farmacista, sempre più vicino a quello di caregiver e consulente della salute e del benessere, l’ascolto attento delle problematiche e delle necessità del paziente è fondamentale per poter dispensare consigli, farmaci e altri prodotti in maniera corretta.

Il paziente, dall’altra parte, deve riporre in questa figura professionale la sua totale fiducia: il farmacista ascolterà le sue esigenze con discrezione e professionalità. Occorre però tenere a mente che questo scambio col farmacista dev’essere quanto più chiaro possibile, in particolare quando si soffre di una patologia o se si stanno seguendo eventuali terapie.

Comunicare il proprio stato di salute al farmacista è fondamentale per due motivi:

  • Essere aiutati nel miglior modo possibile
  • rn
  • Evitare interazioni con farmaci e altre terapie che si stanno già assumendo per curare una patologia.


Questa “regola” di trasparenza e chiarezza è sempre valida, ma è fondamentale soprattutto quando si è pazienti oncologici.

Abbiamo fatto una chiacchierata con la farmacista Eleonora Benedetti (@eleonora_latuafarmacista su Instagram), specializzata in farmacia oncologica. Le abbiamo chiesto di farci qualche esempio di quanto la comunicazione tra paziente oncologico e farmacista sia di fondamentale importanza. Vi riportiamo le sue parole:

“Se siamo in preda a vampate di calore e chiediamo qualcosa per attenuarle, il farmacista potrebbe proporci degli integratori a base di isoflavoni di soia o trifoglio rosso che sono estremamente efficaci nel tenere a bada i sintomi della menopausa. Ma se abbiamo avuto un tumore ormone-dipendente, o l’ha avuto nostra madre o nostra sorella, il farmacista sapendolo ci proporrà un integratore a base di cimicifuga o estratto di polline che sono più sicuri da questo punto di vista, essendo privi di fitoestrogeni.

Oppure se siamo giù di morale e chiediamo qualcosa per risollevarci il farmacista potrebbe offrirci l’iperico che è una pianta con azione antidepressiva, ma se per esempio facciamo la chemioterapia l’iperico potrebbe aumentare o diminuire l’efficacia della stessa e aumentare anche gli effetti collaterali, quindi capiamo bene che non è il caso. La cosa migliore è fare squadra con il farmacista!”


La dottoressa Eleonora ha centrato il punto. Quando si hanno problemi di salute spesso risulta difficile aprirsi e parlarne: la malattia è una fase molto delicata e ognuno la vive in modo del tutto soggettivo.

Ma per poter offrirvi il miglior consiglio possibile ed evitare interazioni con i farmaci o altri inconvenienti, occorre non omettere dettagli importanti riguardo il proprio stato di salute.

Il farmacista, infatti, è oggi sempre più al servizio del paziente, ma il successo delle cure dipende anche dalla conoscenza del quadro generale.

Ringraziamo la dottoressa Eleonora per il suo contributo e, in caso di necessità, vi ricordiamo che al banco della nostra farmacia troverete sempre professioniste attente, preparate e che vi ascolteranno con totale rispetto ed empatia.