Vaccino per la meningite: quando farlo?
L'importanza della vaccinazione anti meningococco C nei bambini
Uno degli argomenti più discussi riportati su quotidiani e siti web da alcuni mesi, e in particolare dall’inizio del 2017, è il susseguirsi di notizie che riportano casi di meningite e a volte anche di decessi, tra persone di qualunque età. L’effetto mediatico ha generato preoccupazione tra la popolazione.
Cosa succede? È veramente un’emergenza?
Dal punto di vista scientifico ed epidemiologico, la diffusione delle malattie invasive (meningiti e/o sepsi) è sovrapponibile a quella dell’anno precedente. Il patogeno più pericoloso, il meningococco, continua a essere responsabile, in Italia, di circa 200 casi l’anno, mentre le forme invasive prevenibili con vaccinazioni dello pneumococco sono in diminuzione.
Niente allarmismi quindi, non sussiste nessuna emergenza, il numero di casi è nella norma. Unica anomalia che richiede una certa attenzione è un aumento del numero di casi di meningite in Toscana.
La meningite è un’infiammazione delle meningi, le membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale.
L'infezione può essere causata sia da batteri che da virus. Quella più temibile è quella batterica dovuta principalmente a tre germi: emofilo tipo B, pneumococco, meningococco. Le forme di meningite dovute a virus sono generalmente a decorso benigno.
Come si trasmette?
Attraverso le invisibili gocce di liquidi che provengono dalla gola e dal naso. Queste goccioline infettive possono essere immesse nell’aria, quando il soggetto malato tossisce, parla o starnutisce. Possono infettare altre persone, quindi, attraverso la respirazione oppure se, dopo essere venuti in contatto con esse, si portano le mani al naso o alla bocca.
I casi di cronaca degli ultimi mesi hanno messo sotto gli occhi di tutti la gravità della malattia e l’importanza di difendersi, visto che oggi è possibile farlo.
Le vaccinazioni rappresentano al momento le armi più efficaci e sicure con cui contrastare la malattia in quanto inducono nell'ospite una risposta immunitaria che lo proteggerà dall'attacco del patogeno verso cui è stato vaccinato.
Esistono tre tipi di vaccino anti-meningococco: il vaccino coniugato contro il meningococco di sierogruppo C (è il più frequentemente utilizzato e protegge solo dal sierotipo C), il vaccino coniugato tetravalente che protegge dai sierogruppi A, C, W e Y, e il vaccino contro il meningococco di tipo B che protegge esclusivamente contro questo sierogruppo.
La scheda vaccinale in vigore prevede la vaccinazione anti meningococco C nei bambini che abbiano compiuto un anno di età, mentre è consigliato un richiamo con vaccino tetravalente per gli adolescenti.
Il vaccino per la meningite è sicurissimo ed efficace, ma non sembra purtroppo fornire una immunità perpetua. I richiami sono perciò indispensabili.
Il vaccino tetravalente coniugato anti-meningococco A, C, Y, W, è consigliato anche per gli adolescenti che non sono stati vaccinati da piccoli, e dovrebbe comunque essere somministrato a chi si reca in Paesi dove sono presenti i sierogruppi di meningococco contenuti nel vaccino.
Ad oggi il vaccino anti Men B è offerto in modo gratuito ancora in poche regioni: Basilicata, Puglia, Veneto, Toscana, Sicilia, Liguria, Friuli Venezia Giulia – ma è possibile richiederlo dal terzo mese di vita del proprio bambino presso le farmacie sul territorio.
Con l’arrivo del nuovo vaccino contro il meningococco B, oggi è possibile combattere tutti i ceppi di meningite meningococcica più pericolosi e letali.
Inoltre, il Comitato Nazionale Contro la Meningite auspica che a breve anche il Men B sia inserito nel calendario vaccinale del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale in modo che tutti i cittadini possano accedere alla vaccinazione gratuitamente e liberamente, senza discriminazioni.
Una cosa molto importante e purtroppo spesso trascurata è che le vaccinazioni sono efficaci non solo nel proteggere chi è stato vaccinato, ma anche nel diminuire in modo sostanziale la circolazione di pericolosi batteri tra la popolazione e proteggere quindi indirettamente anche chi non è stato vaccinato (come ad esempio i neonati che non sono ancora in età tale da poter ricevere la vaccinazione o soggetti a rischio e immunodepressi, che per condizioni patologiche particolari non possono essere vaccinati).
E' quindi fondamentale vaccinare i propri figli facendo i richiami necessari. Per gli adulti che nell’infanzia non sono stati vaccinati contro il meningococco è consigliata la vaccinazione?
La vaccinazione negli adulti non è raccomandata a meno che non siano presenti fattori di rischio. Chi vuole può comunque ricorrere alla vaccinazione, anche se non gratuitamente (a parte Toscana o contesti particolari), rivolgendosi alla ASL o facendosi prescrivere il vaccino dal proprio medico di base.