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Carboidrati dopo le vacanze

Finite le vacanze, assieme alla malinconia da “l’estate sta finendo” spesso ci si trova a fare i conti con qualche chilo in più. Durante le ferie, infatti, si tende ad aumentare l’introito calorico perché si mangia fuori casa più spesso, si beve qualche bicchiere in più, e diminuisce il dispendio energetico.

Durante le vacanze ci si rilassa: niente palestra, si ozia sotto l’ombrellone la vita frenetica di tutti i giorni subisce una battuta d’arresto. Giustamente, ci sentiamo di sottolineare.

Se non ci si sente a proprio agio con i chili in più dopo le vacanze, come gestire la situazione e come rimettersi in forma?
Partiamo subito col dire che le soluzioni rapide e drastiche non sono salutari. Spesso si pensa che basta eliminare totalmente i carboidrati dalla propria alimentazione ma, studi alla mano, questa non è la soluzione migliore!

Le linee guida scientifiche ci consigliano un apporto di calorie derivanti da carboidrati pari ad almeno il 55% del totale. Il segreto sta nell’imparare a sceglierli bene.

Si fa presto a demonizzare i carboidrati, ma per prima cosa dobbiamo fare la distinzione in due tipologie, dal punto di vista chimico: carboidrati semplici e complessi.

I carboidrati semplici
I carboidrati semplici hanno una struttura più corta: per questo motivo vengono assorbiti più rapidamente dall’organismo.

Fonti di carboidrati semplici sono la frutta, i dolci, i prodotti da forno, i dolcificanti, le marmellate e il miele.

I carboidrati semplici hanno un maggiore impatto sulla glicemia, tanto che possono essere sconsigliati in caso di diabete. Per gli sportivi i carboidrati semplici rappresentano una fonte energetica immediata.

I carboidrati complessi
Sono composti da più polimeri di glucosio, e per questo il nostro organismo impiega più tempo per assorbirli. Inoltre a differenza di quelli semplici, mantengono i livelli di glicemia più costanti nel tempo.

I carboidrati complessi si trovano nella verdura, nei cereali come riso nero o rosso, farro, orzo, mais, quinoa, nei semi e in vari tipi di pane. Un discorso a parte va fatto per i legumi, che hanno una componente di carboidrati ma anche di proteine vegetali.

Qual è la quantità e tipologia di carboidrati consigliata?
L’organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di ingerire tra il 50-60% dell’energia complessiva dai carboidrati, di cui il 10% deve essere costituito da carboidrati semplici.

Come comportarsi dunque?
Per ridurre l’apporto dei carboidrati senza eliminarli, puoi seguire queste tre semplici regole:

  • Modera il quantitativo di frutta fresca che, per quanto sia importante nella dieta quotidiana, apporta fruttosio e quindi molti zuccheri semplici.
  • Elimina i dolci confezionati. Preparare un dolce casalingo semplice e con pochi zuccheri può essere un modo più graduale e meno “traumatico” per lasciare i dolci estivi e tornare a una dieta più sana.
  • Prediligi pasta, pane o comunque cereali integrali: la fibra apporta molti benefici tra cui aumentare il senso di sazietà e ridurre l’indice glicemico del pasto.


In sintesi quindi: i carboidrati sono alimenti indispensabili per un’alimentazione sana, variata e bilanciata.  Rientrare in un regime alimentare equilibrato, seguendo questi semplici consigli, è sufficiente per riacquistare il proprio peso.

Eliminare i carboidrati dalla dieta non solo non è necessario per dimagrire, ma può essere addirittura controproducente per la tua salute e per il controllo del tuo peso a lungo termine. Eliminando i carboidrati, aumenta la fame per cui va da sé che non è un’opzione da percorrere.

Ricorda che l’attività fisica costante è un valido aiuto per perdere peso e per tonificare i muscoli, ma è utile anche per ritrovare l’equilibrio psicofisico che è alla base del benessere.