Tel. 070.883793 - Viale Colombo, 90, 09045 - Quartu Sant'Elena, Cagliari (CA) - farmaciamascaro@gmail.com

Come leggere un'etichetta alimentare

Consigli per una spesa sana e consapevole

Quando si fa la spesa spesso si fa più attenzione al packaging dei prodotti e al prezzo, senza badare agli ingredienti e ai valori nutrizionali indicati in etichetta.
L’etichetta è la “carta d’identità” dell’alimento e saperla leggere ci consente di fare scelte sane e consapevoli.

Riconoscere quali prodotti alimentari è meglio evitare e quali, invece, meritano un posto nella nostra dispensa è il primo passo per un'alimentazione consapevole e il tutto parte dal saper leggere cosa dice l’etichetta.

Per legge il contenuto dell’etichetta deve essere chiaro e trasparente, ma capire realmente cosa c’è scritto non è sempre immediato.

Nelle etichette dei prodotti confezionati e imballatii vi sono una serie di informazioni che devono essere riportate obbligatoriamente per legge tra cui la denominazione dell’alimento, la presenza degli allergeni, le condizioni di conservazione, il logo di provenienza del prodotto ecc. e, ovviamente la lista degli ingredienti e i valori nutrizionali.

L’elenco degli ingredienti è la lista di tutte le sostanze utilizzate nella produzione dell'alimento e per legge devono essere indicate in ordine decrescente di peso, ovvero il primo ingrediente che appare in etichetta è quello che è presente nella quantità maggiore.

Quindi se il sale o lo zucchero (ovviamente non quello naturalmente contenuto nella frutta) sono ai primi posti dell’elenco, considera che quell’alimento è meglio evitarlo.

Sono da evitare anche gli alimenti con etichette che presentano un elenco di ingredienti molto lungo, perché significa che si tratta di un alimento eccessivamente processato: prediligi cibi con pochi ingredienti e di qualità.

Fai attenzione ai cibi che indicano in etichetta la presenza di questi ingredienti, i quali andrebbero ridotti o evitati:
  • Nitriti e nitrati (E249, E250, E251 e E252): contenuti soprattutto nella carne in scatola.
  • Solfiti e anidride solforosa (E220, E221, E222, E223, E224, E226, E227 e E228): contenuti principalmente in bibite a base di frutta, succhi, dolci, pesce conservato, birra, vino e frutta secca.
  • Glutammato monosodico (E621): molto comune nei dadi da brodo.
  • Tartrazina (E102): colorante artificiale che si trova principalmente in caramelle, snack, bevande analcoliche e sciroppi.
  • Mono e Digliceridi degli acidi grassi (E471), emulsionanti che si possono trovare in prodotti da forno e pasticceria, gelati, chewing gum, cioccolato e margarine.
  • Oli di palma e di colza: presenti nelle creme spalmabili, nei brodi, in alcuni piatti pronti e in tanti prodotti da forno, sono ricchi di acidi grassi saturi.
  • Grassi trans e idrogenati: grassi che aumentano il rischio cardiovascolare e alzano i livelli di colesterolo cattivo.


Come dicevamo, in etichetta deve essere obbligatoriamente presente la tabella tabella dei valori nutrizionali che indica le informazioni sull’apporto calorico e nutritivo dell’alimento che stiamo acquistando.

Quando consulti la tabella, fai un controllo fra i valori nutrizionali e la quantità di prodotto che stai assumendo o assumerai. Scegli sempre alimenti che presentano un alto contenuto di fibre e un basso contenuto di zuccheri e grassi saturi.

Infine, attenzione alle diciture pubblicitarie come “prodotto light”: il valore energetico il prodotto può essere meno ricco di grasso ma può avere un elevato contenuto di zuccheri o viceversa.